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I biotipi rappresentano un modo per classificare i diversi tipi di costituzione dell’uomo secondo una branca della medicina nota appunto come biotipologia. In tema di sviluppo muscolare una delle classificazioni più usate è quella di Sheldon, medico e psicologo statunitense che nel suo libro “Atlante degli uomini” del 1954 presentò i biotipi costituzionali da lui definiti somatotipi.
Sheldon definì i seguenti 3 somatotipi.
Sheldon associa inoltre ai somatotipi delle caratteristiche psichiche, che, non per sminuirne il lavoro, mi piace riassumere in maniera simpatica nei seguenti termini.
Alcuni di noi corrispondono esattamente ad uno di questi somatotipi, mentre altri hanno caratteristiche intermedie.
L’ectomorfo che tende a dimagrire, mosca bianca nella società odierna dove la maggior parte delle persone cerca di perdere peso, vista la sua difficoltà a sviluppare i muscoli viene anche definito in inglese hardgainer, ovvero “duro a crescere”.
In definitiva la classificazione di Sheldon mette nero su bianco delle conoscenze, che tutti noi già abbiamo, ovvero che esistono persone che tendono ad ingrassare e persone che non ingrassano o addirittura tendono a dimagrire. Ognuno di noi quindi in base al proprio somatotipo dovrà seguire una dieta appropriata.
Riconoscersi in un determinato somatotipo non vuol dire, che non è possibile cambiare il proprio fisico, significa solo che allenamento e alimentazione vanno studiati in modo da compensare le “cattive” attitudini del nostro metabolismo ovvero bruciare poche calorie e ingrassare, bruciarne troppe e dimagrire al primo pasto saltato.
Argomenti: Alimentazione
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Argomenti: Allenamento
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Argomenti: Allenamento
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Argomenti: Addominali
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Brachiale
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Argomenti: Bicipiti
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Argomenti: Bicipiti