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La vitamina E è un potente antiossidante e comprende un gruppo di 8 composti: in particolare abbiamo i tocoferoli α, β, γ e δ e i tocotrienoli α, β, γ e δ. L' alfa (α) tocoferolo è la forma vitaminica più potente ed attiva; la sua forma presente in natura viene indicata con le lettere RRR in relazione alla configurazione della sua molecola. Si tratta di composti liposolubili, per cui come per tutte le vitamine di questo tipo si possono verificare fenomeni di tossicità dovuti al loro accumulo nei grassi corporei. Nel caso della vitamina E però i livelli di tossicità non sono ancora chiaramente definiti.
L'assunzione di vitamina E viene espressa in termini di tocoferolo equivalenti (TE). Un tocoferolo equivalente è pari a 1 mg di RRR α-tocoferolo, 2 mg di β-tocoferolo, 3 mg di γ-tocotrienolo o 10 mg γ-tocoferolo. La quantità di tocoferolo o equivalenti negli alimenti viene ancora espressa con le vecchie unità internazionali (UI), secondo cui un tocoferolo equivalente è pari a 1,5 UI.
La vitamina E si trova negli alimenti di origine vegetale in particolare nei semi e negli oli da essi ricavati: olio d'oliva, di girasole, mais, soia, ecc.. Sono ricchi di vitamina E il germe di grano, le noci, le nocciole e le mandorle. Si trova anche nei vegetali verdi e nell'olio di fegato di pesce. Una certa percentuale di vitamina E si perde però nella cottura e va incontro inoltre ad ossidazione.
La carenza di vitamina E è rara, in quanto tranne che nei neonati ci sono ingenti scorte nel fegato. Ad ogni modo in seguito a malassorbimento si possono verificare neuropatia periferica, miopatia e retinopatia.
La tossicità della vitamina E è tuttora oggetto di studio. Oltre i 200 mg al giorno possono presentarsi disturbi intestinali e sia ha un effetto emorragico.
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