La dieta Paleo

dieta paleo

Non mi sono mai interessato di diete, ne tantomeno di diete dimagranti visto che sono sempre stato magro. La magrezza per me non è però mai stata un vanto: infatti l'immagine del ragazzino alto, magro e gracile non mi è mai andata a genio. Per questo nel corso della mia vita ho perseguito l'obiettivo di ottenere un fisico muscoloso. Nel corso degli anni pur con delle idee sbagliate in merito alla crescita muscolare, visto che credevo fosse solo una questione di allenarsi in palestra, ottenni dei risultati altalenanti. In estate prendevo due chili di muscoli, poi d'inverno quasi sempre tra Natale e Capodanno, mentre la maggior parte ingrassa per colpa delle abbuffate, io a letto con l'influenza perdevo quei due chili faticosamente conquistati.

A questo punto qualcuno si sarà già stufato di leggere e si starà chiedendo: «E la dieta Paleo ?» Calma, calma, questo non è il solito articolo sulla dieta Paleo, qui vi sto raccontando la mia vita e come mi sia avvicinato nel tempo a questa dieta. Se la storia è un po' lunga, è davvero perchè ci sono voluti anni prima di capire veramente, che cosa non andava nella mia alimentazione. Non c'è stato mica il dr. House, che mi ha preso in esame ed a un cero punto ha gridato «Eureka!». Ho fatto tutto da solo.

Il fatto di ammalarmi con la puntualità di un orologio non ha mai insospettito nessuno, tranne me. I miei genitori, mentre io ero alle prese con gli antibiotici e la tachipirina, godevano di ottima salute e allora perchè io pur più giovane ero così soggetto ad ammalarmi all'inizio dell'inverno? Per questo ho cominciato a pensare, che dovevo rendere il mio fisico più forte e la scelta, che mi sembrò più logica, fu quella di assumere tutte le mattine un multivitaminico. Negli anni seguenti ho cominciato a non ammalarmi più o al limite molto lievemente, da non richiedere l'uso di farmaci e senza più perdita di peso. In pratica ora che sono più vecchio, mi ammalo meno di vent'anni fa. Tramite ricerche in Internet ho capito poi che durante l'inverno soffro molto probabilmente di una carenza di vitamina D e per questo ho condensato il risultato di queste ricerche nell'articolo La vitamina D e l'influenza.

Nella mia vita ci fu anche un altro avvenimento che mi portò a occuparmi di più della mia alimentazione. Intorno ai 35 anni mi spuntarono sul viso dei foruncoloni, che neanche in pubertà la mia faccia aveva mai ospitato. Per un anno sono passato quindi da un dermatologo all'altro, da una crema all'altra, da un antibiotico all'altro, senza grossi miglioramenti. Sentivo spesso parlare di intolleranze alimentari che possono causare sfoghi cutanei e tra le intolleranze più comuni c'è quella al lattosio. Certo che eliminare la tazzona di latte al mattino, lo yogurt e i gelati, che proprio in quel periodo mangiavo spesso, non mi attirava più di tanto e poi avevo mangiato così tutta la vita. Visto che volevo anche aumentare l'introito di proteine, paradossalmente feci l'opposto e ai pasti al posto dell'acqua per qualche giorno presi il latte. Quando allo specchio vidi la mia lingua verde, capii che dovevo eliminare i latticini. Sostituii il latte della colazione con il tè, eliminai lo yogurt e i gelati industriali. Per quanto riguarda i formaggi non feci nulla visto che a parte il grana sulla pasta o il burro non mi sono mai andati a genio. Con l'eliminazione del latte sparirono anche gli sfoghi cutanei e ormai da anni non bevo più latte e yogurt senza soffrire della loro mancanza e ogni tanto mi concedo un gelato artigianale, senza effetti collaterali; dopo tutto penso sia anche una questione di quantità di lattosio ingerito.

Intorno ai 40 anni ero così riuscito a mettere su un po' di chili di massa muscolare che non perdevo più durante l'inverno. Mi rode solo pensare che se mi fossi occupato della mia alimentazione a vent'anni chissà quali risultati sarei riuscito ad ottenere. Il brutto di superare i 40 è che ti rendi conto che il fisico sta cambiando e che gli addominali che non ho mai avuto evidenti, si nascondevano ancor di più sotto un filo di grasso più spesso. Oltretutto in seguito ad altre problematiche avevo perso peso e naturalmente se ne era andata la massa muscolare, che infatti ho sempre perso facilmente, e non il grasso addominale. Dovevo migliorare il mio regime alimentare e da un po' di tempo mi ronzava in testa la dieta Paleo.

Avevo letto della dieta Paleo in qualche sito e mi era subito sembrato molto ragionevole il concetto alla base di questa dieta. Innanzi tutto non è una dieta dimagrante, ma un regime alimentare per stare meglio, per essere più in forma, che poi si perda grasso è una diretta conseguenza. La dieta Paleo si basa in pratica sulla convinzione che il corpo umano non si sia ancora abituato a quella che è stata la più grande invenzione dell'umanità ovvero l'agricoltura. L'uomo paleolitico, da qui il nome Paleo, era sostanzialmente un cacciatore ed un raccoglitore, quindi si nutriva di selvaggina, di frutta ed altri vegetali che raccoglieva. Con l'avvento dell'agricoltura l'alimentazione dell'uomo è cambiata completamente virando verso un massiccio consumo di cereali ed alimenti derivati, i farinacei.

Complice un coupon di Amazon cercai un libro su tale dieta da scaricarmi sul tablet e la mia scelta cadde su 'La paleo dieta' di Robb Wolf. L'autore Robb Wolf racconta anche lui di come si sia avvicinato a tale dieta in seguito a problemi di salute occorsi dopo essere diventato vegetariano. Adesso non vi sto a raccontare tutto il libro, per non togliervi il piacere di leggerlo, ma in sintesi quando ormai i medici non sapevano più spiegare l'origine dei suoi malanni, riceve la notizia dalla madre, affetta pure lei da varie patologie, che le era stata riscontrata l'intolleranza al glutine. Da lì intuì di avere lo stesso problema, abbandonò l'alimentazione a base di riso e cereali, e passò ad un'alimentazione basata su carne, pesce, frutta e verdura. Tornò in salute e riprese la forma fisica precedente. Robb Wolf è ora un biochimico, un personal trainer e uno dei maggiori promotori della paleo dieta scoperta dal professor Loren Cordain. Quello che Wolf propone non è solo un regime alimentare, ma uno stile di vita più consono alle nostre caratteristiche genetiche. Innanzi tutto per provare i benefici della dieta paleolitica dice di eliminare per un mese dalla propria alimentazione i cereali, i legumi, il latte e i derivati; quindi niente pane, pasta, farinacei in genere, riso e formaggi. Tutti questi alimenti sono potenzialmente responsabili di infiammazioni a livello intestinale e causa di tutti quei disturbi, che la medicina moderna fa rientrare in una non ben spiegata patologia nota come sindrome del colon irritabile o colite. Sia ben chiaro che eliminare i suddetti alimenti non vuol dire seguire una dieta iperproteica o priva di carboidrati, significa solo che i carboidrati non devono essere assunti con il pane, la pasta o il riso, ma con la frutta, la verdura e le patate. Le patate sono infatti ricchissime di carboidrati sotto forma di amidi, per cui se siamo in sovrappeso conviene limitarne l'utilizzo e prediligere la verdura come fonte principale di carboidrati.

Provai quindi ad eliminare dalla mia dieta il pane e la pasta: dopo tutto avevo già eliminato i latticini, non sarebbe stato un grosso sacrificio. Il problema è che non avevo mai mangiato verdure crude, in particolare ho sempre provato un po' di disgusto per le insalate. Le uniche foglie verdi che riuscivo a mangiare erano gli spinaci novelli. All'inizio i miei pasti erano a base di un piatto di carne o frittata di albumi, di insalata di spinaci e frutta. Alla mattina poi sostitui il pane e marmellata con una banana. Devo dire che mi sentivo affamato, poi introdussi la rucola, le peperone crude, alla mattina due uova sode e mangiai più frutta. Cominciai così a sentirmi sazio, ma a differenza di quando mangiavo un piattone di pasta al ragù, il mio addome a fine pasto non si dilatava. Per tutta la vita, nonostante il fisico magro, ho sempre avuto l'addome prominente e dopo i pasti credevo fosse normale avere la pancia gonfia. Quello a cui avrei dovuto prestare maggiore attenzione era a come mi sentivo soprattutto dopo aver mangiato una pizza. Le pizze sottilissime di per sè non costituiscono una grossa quantità di cibo, eppure dopo una pizza mi sentivo scoppiare.

Dopo un mese senza pane, pasta e simili il mio addome era piatto come non lo era mai stato. Di fatto è probabile che sia un po' intollerante al glutine: infatti la farina usata per le pizze deve essere molto elastica per poter essere tirata sottile, sottile e per questo è ricca di glutine, proteina che dà proprio elasticità all'impasto. Questo risultato mi bastò per decidere di continuare con la dieta paleo. Nei mesi successivi come ulteriore miglioramento ho constatato la diminuzione del grasso addominale e la comparsa di quel mitico animale noto come tartaruga. Per il resto ho messo su due chili di massa muscolare e quindi per quello che mi riguarda la dieta paleo ha portato dei benefici al mio fisico.

A proposito dell'intolleranza al glutine voglio sottolineare come venga sfruttata dall'industria alimentare per fare cassa con una miriade di prodotti deglutinati. Una cosa che ho scoperto e che mi manda in bestia sono gli spaghetti senza glutine rimborsati dal Sistema Sanitario Nazionale e quindi pagati con le tasse di tutti noi. Gli spaghetti, per quanto siano l'alimento italiano per eccellenza, non sono un farmaco salvavita, sapete che si può vivere benissimo senza mangiare pasta e pane? Io lo sto provando sulla mia pelle e non ho eliminato i carboidrati, li assumo invece da altre fonti come frutta e verdura, che per di più sono ricchissime di vitamine, minerali ed altri antiossidanti, per non parlare delle fibre. Insomma la celiachia è diventata un business, così come l'intolleranza al lattosio. L'industria alimentare ha talmente tanta paura che la gente torni ad alimentarsi in maniera naturale senza prodotti industriali, che, se ci badate, i prodotti alimentari più inutili sono anche quelli più pubblicizzati nella fascia più importante di prima serata. Sto parlando delle pubblicità di merendine, caramelle, prodotti light ed ultimamente di biscotti senza glutine e latte senza lattosio. Uno con intolleranza al glutine deve eliminare tutti gli alimenti che lo contengono, perchè pagare di più per un prodotto a cui con un processo industriale è stato tolto il glutine? Se siamo arrivati al punto che il Sistema Sanitario Nazionale rimborsi ai celiaci gli spaghetti senza glutine, vuol dire che la nostra società è dominata da interessi occulti. Dobbiamo svegliarci e smettere di essere solo dei bravi consumatori di cibo spazzatura. Seguire la dieta Paleo, significa anche questo, ovvero cibarsi in modo più naturale, senza prodotti industriali e con più frutta e verdura.

Un altro concetto importante che ho trovato nel libro di Wolf è che i grassi non fanno ingrassare (meno comunque di quanto facciano ingrassare i carboidrati). Demonizzati per anni, tanto quanto il colesterolo del tuorlo d'uovo, i grassi sono importanti nella nostra dieta più dei carboidrati: basta dire che esistono grassi essenziali, ma non esistono carboidrati essenziali. Il nostro metabolismo può infatti produrre glucosio a partire da altri composti, mentre i grassi essenziali, in particolare gli Omega 3, si sono rivelati così fondamentali per vari processi metabolici che molti alimenti ne vengono arricchiti e vengono venduti anche come integratori. Wolf è un biochimico e spiega nel dettaglio la funzione di ogni acido grasso nel nostro corpo, io in sintesi concludo dicendo che bisogna sfatare i vecchi miti dell'alimentazione e valutare bene se tutto quello che mangiamo abitualmente sia veramente utile a farci diventare più sani e in forma.

Se sei arrivato a leggere fino a questo punto, presumo che l'argomento ti sia piaciuto. Nella frenetica società odierna leggere tre righe di una pagina Web, perdere interesse e passare ad altro è ormai una consuetudine, ma se tu hai letto tutto, ti voglio ringraziare e visto che questo mio articolo sulla dieta paleo non può aspirare ai primi posti nei risultati di Google, data l'enormità di siti espressamente dedicati a questa dieta, ti chiedo di condividere la pagina sui tuoi social network con i pulsanti sottostanti. Se poi sei giunto direttamente qui, senza essere passato da altre pagine del sito, probabilmente arrivi dal link che ho postato sulla pagina Facebook di Muscoli.info. Come in tutte le fan page di Facebook è presente un link per invitare i tuoi amici a mettere 'Mi piace' sulla pagina. Tu potresti selezionare tutti i tuoi amici che hanno un qualche interesse per la forma fisica e l'alimentazione (in teoria tutti tranne i pigri) e mandare l'invito. Sto chiedendo troppo? Sì lo so, ma come ti ripeto non posso competere con i siti dedicati espressamente alla paleo dieta, e l'obiettivo di un autore è pur sempre quello che i suoi testi vengano letti dal maggior numero di persone possibile. Grazie comunque dell'attenzione.

Argomenti: Dieta

 

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