



Sembra che con l'inverno arrivino in massa i virus dell'influenza e che freddo e gelo inevitabilmente ci faranno venire tosse e raffreddore. La verità però è un'altra e gli studi scientifici che la confermano non sono una novità e sono sempre di più. Nonostante questo nell'opinione pubblica questa conoscenza si diffonde poco: i telegiornali trasmettono i comunicati della "Medicina ufficiale" che invita bambini e anziani a vaccinarsi contro il virus di turno e le pubblicità di farmaci per influenza e raffreddore, sciroppi per la tosse e pasticche per la gola infiammata riempiono i programmi in prima serata. A voler pensare male sembra che il tutto sia finalizzato a foraggiare le case farmaceutiche: immaginate se, spendendo poco o niente, le persone, che normalmente si ammalano d'inverno, improvvisamente scoppiassero di salute...
Non sono i virus ad arrivare in massa d'inverno e non è nemmeno il freddo ad indebolirci più di tanto è la mancanza di sole che, non arrivando sulla nostra pelle, non ci consente di sintetizzare tutta la vitamina D3 di cui il nostro corpo ha bisogno per rafforzare il sistema immunitario.
Già nel 1981 il medico inglese R. Edgar Hope-Simpson studiando la stagionalità delle epidemie d'influenza aveva collegato il fenomeno proprio alla carenza di vitamina D3 causata dalla scarsa esposizione solare della pelle. Da allora molti studi si sono succeduti e potrei riportare un lungo elenco, ma per non dilungarmi troppo e diventare noioso lascio ai più interessati il compito di scoprire tramite qualche ricerca in rete i dettagli in merito alla capacità della vitamina D di stimolare il sistema immunitario.
Quello che voglio mettere in evidenza è che in televisione in nessun telegiornale o programma televisivo dedicato alla salute ho mai sentito qualche medico consigliare come prevenzione dell'influenza l'assunzione di vitamina D3, anzi molto spesso l'assunzione di vitamine e in generale tutta l'integrazione alimentare sembra mal vista e medici ed esperti in nutrizione alla domanda sulla necessità di qualche integrazione rispondono spesso con la solita frase: "basta una sana alimentazione". Peccato che in una sana alimentazione non ci sia tutta la vitamina D3 di cui abbiamo bisogno visto che, come già detto, il nostro corpo la ricava principalmente tramite l'esposizione della pelle al sole.
In alcune fasce della popolazione si è diffusa quindi l'idea che troppe vitamine fanno male. Come per ogni sostanza ingerita è vero che oltre una certa quantità ci possono essere problemi, però nei più pubblicizzati integratori multivitaminici le vitamine contenute sono molto lontane dal livello di tossicità , così lontane da essere quasi inutili per chi ne ha veramente bisogno. C'è persino chi ha più paura nell'assumere un multivitaminico, che un qualsiasi farmaco da banco le cui controindicazioni spesso fanno veramente paura.
L' Instituto di medicina (IOM - Institute of Medicine), che studia e pubblica le quantità giornaliere raccomandate di un nutriente indicate con la nota sigla RDA (Recommended Dietary Allowance), che troviamo nelle etichette di molti prodotti alimentari, per quanto riguarda la vitamina D3 ha commesso degli errori statistici come scoperto nello studio del 2014 A Statistical Error in the Estimation of the Recommended Dietary Allowance for Vitamin D. In pratica la dose giornaliera consigliata per la vitamina D3 di 600 IU (o UI) è almeno 10 volte inferiore al reale valore che dovrebbe essere fissato come RDA. Se controlliamo le dosi sulle etichette è difficile trovare in Italia un integratore alimentare di vitamina D con un dosaggio sufficiente per scopi terapeutici. Se leggete questo documento in pdf direttamente dal sito del Ministero della Salute Apporti giornalieri di vitamine e minerali ammessi negli integratori alimentari Revisione aprile 2019 si scopre che in Italia non sono ammessi integratori alimentari con più di 50 mcg (microgrammi o μg). Visto che 50 μg equivalgono a 2000 UI, se vogliamo provare la vitamina D3 come prevenzione per l'influenza invernale ci dobbiamo rivolgere ad un integratore non prodotto in Italia. Tipicamente gli integratori americani hanno un contenuto vitaminico piuttosto generoso. Per esempio su Amazon è disponibile Vitamina D3 a rilascio prolungato 14.000 UI che con i suoi 14.000 UI per dose offre un apporto soddisfacente non solo per rafforzare il sistema immunitario, ma anche per altre patologie per cui l'apporto di questa vitamina si sta rivelando molto importante.
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